In questi tempi connotati da quotidiani frenetici episodi di vita, dove tutto, o quasi, scorre sempre più veloce, fotografare a pellicola mi aiuta a rallentare i tempi, a trovare un ritmo diverso, dove tutto l’ambiente e  le cose che ci circondano assumono un’altra forma. Ogni fotogramma è frutto di un ponderato pensiero,  controllare l’esposizione più volte, comporre l’immagine con attenzione, il tutto con la consapevolezza che non si rivedrà subito il risultato di tanta pazienza. Nulla di più di quello che faccio anche con le macchine digitali, con la differenza che le pose a disposizione nel rullino sono limitate.

L’emozione e il fascino di fotografare a pellicola, per me non ha pari, soprattutto quando arriva il momento di sviluppare i negativi, che di solito non faccio subito, proprio come diceva Gotthold Ephraim Lessing: “ritengo che l’attesa del piacere è essa stessa il piacere”.